• Anno: 2013
• Impresa esecutrice: Giovita Italiana s.r.l.
• Direzione lavori e sicurezza: Acproject – Geom. Stefano Arturo

Il Condominio, formato da due corpi di fabbrica A&B, è stato acquisito dalla nostra amministrazione nel 2009 ed anche se originariamente costituito in unico Condominio, nel tempo, a causa di contrasti interni dovuti principalmente a contenziosi legali contro un confinante che aveva occluso la tubazione di scarico fognario a caduta naturale esistente e passante sul suo fondo, adducendo problemi di infiltrazioni, si era scisso in due Condomini distinti complicando cosi ulteriormente le cose.

L’occlusione della tubazione da parte del confinante aveva costretto in pratica il Condominio ad installare una fossa biologica

con pompe di rilancio dei liquami

ed un gruppo elettrogeno che permettesse alle pompe di rilancio di poter funzionare anche in mancanza di corrente elettrica per raggiungere la rete fognaria presente nella strada soprastante.

Questo sistema, anche se aveva risolto lo smaltimento dei liquami aveva comportato anche  innumerevoli nuovi problemi dovuti a:

• Costi di manutenzione delle pompe;
• Costi di manutenzione del gruppo elettrogeno;
• Costi per continui interventi dei mezzi autospurgo per lo svuotamento della fossa;
• Problemi di allagamenti che in presenza di forti piogge provocavano fuoriuscite di liquami dai pozzetti fognari e danneggiavano i locali privati limitrofi;
• Costi per risarcimento danni ai locali danneggiati

La prima cosa da fare ci è parsa indubbiamente quella di riunire le forze per cercare di risolvere i problemi, così, dopo alcune riunioni assembleari, siamo riusciti a convincere i condomini a riunire i due Condomini in uno solo come in origine, riunificazione che è stata effettuata a luglio del 2010.

La seconda fase è stata quella di analizzare le possibili soluzioni da adottare per eliminare le problematiche sopra descritte.

Esclusa la soluzione della riapertura della tubazione occlusa non andata a buon fine con il confinante che richiedeva un costo fisso annuo esorbitante, grazie anche all’intervento di alcuni condomini, abbiamo contattato un secondo confinante

che ha accettato di far passare una nuova tubazione fognaria sulla sua proprietà, in cambio di un adeguato compenso “una tantum” dovuto alla servitù che si veniva ad instaurare sul suo fondo.

La cosa non è stata semplice: l’atto di servitù è stato redatto presso uno studio notarile e firmato da tutti i proprietari indistintamente, alcuni di questi residenti in altre città, quindi con necessità di relativa procura. L’atto è stato stilato e registrato in data 10.10.2012.

Si è passati quindi alla fase di raccolta delle quote necessarie all’intervento ed alla realizzazione del

progetto esecutivo che è stato assegnato allo studio tecnico ACProject nella persona del Geom. Stefano Arturo.

Eseguito il progetto, si è dato inizio alla gara d’appalto per l’ottenimento dei preventivi, la ditta scelta è stata la Giovita Italiana s.r.l.

specializzata nella realizzazione degli impianti fognari che si è dimostrata perfettamente all’altezza dei lavori da eseguire.

I lavori hanno interessato in particolare:

Parti Condominiali:

Circa 45 mt. lineari di scavi sia su parti condominiali che private dei condomini, con installazioni di pozzetti, anche di dimensioni ragguardevoli di 70×70 cm. e tubazioni fognarie fino a 30 cm. di diametro.

Sulla fossa biologica condominiale è stato realizzato un by-pass che ne ha permesso l’esclusione e con essa il mancato utilizzo delle pompe sommerse e del gruppo elettrogeno

con conseguente abbattimento dei relativi costi di manutenzione che gravavano costantemente sul condominio.

Proprietà privata confinante:

ulteriori circa 30 mt. lineari di scavi per installazione di tubazioni con modifica dei pozzetti esistenti insufficienti e ripristino come in origine delle pavimentazioni interessate e delle aree verdi;

Strada comunale:

Circa 3 mt. lineari di scavo per l’allaccio della nuova tubazione sulla fognatura comunale presente a centro strada con installazione del pozzetto finale da 70×70 cm. con ausilio di tombino carrabile ispezionabile.

Il lavoro su strada ha comportato il fermo della viabilità per due giorni circa con relativa occupazione di suolo

pubblico e cauzione richiesta dal Comune a garanzia che, effettuato il lavoro, venisse ripristinato tutto il manto stradale a regola d’arte, cosa che è regolarmente avvenuta, così come pure il recupero della somma precedentemente versata a garanzia.

I lavori sono terminati a fine luglio 2013.

• Obiettivi raggiunti:
• Eliminazione del sistema di pompaggio con i relativi costi di manutenzione
• Eliminazione del gruppo elettrogeno (poi venduto ed il ricavato messo a fondo condominio)
• Eliminazione degli interventi di autospurgo e relativi costi
• Modifica dell’impegno di energia elettrica da 6 KW a 3 KW con abbassamento dei costi
• Eliminazione degli allagamenti dei locali privati
• Applicazione delle detrazioni fiscali previste sui lavori svolti